Il Progetto:



“Il Teatro e Mia Zia” nasce con l’intento di raccontare le professioni del teatro a quella zia che, a ogni riunione di famiglia, chiede che lavoro facciamo senza mai riuscire a capirlo fino in fondo.
Il risultato è un incontro tra fotografia e narrazione: una serie di ritratti che testimonia la complessità del teatro tramite le sue maestranze, rivelando cosa c’è oltre il buio delle quinte a quella zia immaginaria che confonde uno sceneggiatore con uno scenografo.Il progetto rende il via nell’autunno 2020, con la chiusura delle sale teatrali a causa della pandemia. Diversi professionisti dello spettacolo milanese, trasversali per notorietà e per generazione, sono chiamati a raccolta in uno studio fotografico, dove Mario Zanaria li ritrae, lasciando che il teatro venga suggerito dall’uso delle luci e dalle quinte del set.

La mostra è concepita come uno spettacolo teatrale, il cui copione intesse un dialogo tra il pubblico e le professioni del teatro: ogni scatto è accompagnato da una frase del soggetto ritratto in risposta a “Come spiegheresti il tuo mestiere a mia zia?”. Ogni volto un lavoro diverso, un ruolo più o meno conosciuto all’interno del teatro; la combinazione di parole e scatti crea un terreno di continuo scambio tra fotografia-teatro-spettatore.L’iniziativa prende vita fuori dai luoghi istituzionali, a cielo aperto, lungo una delle strade più centrali e trafficate di Milano per raggiungere quante più persone possibili, restituendo il teatro a un pubblico di non addetti ai lavori.
 

I ritratti con le interviste integrali, sono state pubblicate su Perimetro, e sono sempre consultabili online